“Quando tu smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità,
ed inizierai a riempire quella degli altri,
scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena.”
Paramahansa Yogananda

La mia è solo una vita, tra le tante. “Io sono uno zero” disse una volta un maestro Sufi. Lo zero è il vuoto assoluto che, in virtù di questa qualità, può riempirsi e svuotarsi a suo piacimento. La mia è solo una vita tra le tante, una vita che ad un certo punto ha intrapreso un cammino verso lo zero.
Come tutto è inziato
Ho sempre avvertito dentro di me una necessità profonda di andare oltre, cercare e ricercare, sapevo che il mondo non finiva dove miei occhi potevano arrivare. Queste sensazioni però sono sempre state accompagnate da una sottile e silenziosa paura di non essere mai all’altezza della situazione, di non essere accettata e amata. Ho vissuto spesso con un costante senso di abbandono e solitudine. Che effetto ha avuto sulla mia vita? Ho fatto lavori non adatti a me, vissuto relazioni che sono finite, sbagliato strada, caduta, rialzata.
La trasformazione era in atto ma non ne ero ancora consapevole. Con gli anni ho iniziato a prestare attenzione a queste emozioni, le ho accolte, senza giudizio, anche se all’inizio non sapevo cosa e come fare. Così, è arrivata la mia guida, colui che sapeva come illuminare dentro di me i luoghi in cui avrei trovato i mezzi di cui avevo bisogno, perché da soli non è facile. Il mio maestro era un tantrico, dalla scuola advaita, allievo diretto di una grande guida spirituale indiana. Da lui ho ricevuto la mia iniziazione e gli insegnamenti.
Lo porto sempre nel mio cuore.
Poi ho frequentato la scuola Svizzera di Counseling Immaginale, dove ho appreso l’antica arte sciamanica della morte in vita, ovvero del saper cambiare e mutare, di essere impermanente così come lo è tutto quello che mi circonda. Ho appreso che i traumi, le emozioni, i problemi che ho sempre subito in realtà sono potenti alleati.
Dove sono ora quelle emozioni? Dov’è la paura, dov’è l’abbandono? Io sento la loro preziosa presenza e loro si sono trasformate in alleate.
Pensi sia impossibile? Plausibile, perché è un’esperienza che non si può raccontare, ma va vissuta.
I miei studi accademici
Il mio background è umanistico, dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere ho vinto una borsa di studio per un dottorato di ricerca in Genetica, nell’ambito delle Neuroscienze. La prima parte della mia ricerca era incentrata sullo studio del linguaggio umano e sulla sua compromissione durante alcune demenze come la Malattia di Alzheimer.
Lo studio poi ha preso una strada più affascinante e dettagliata, incentrandosi sulle differenze di genere che caratterizzano la Malattia di Alzheimer. Gli uomini e le donne non si ammalano allo stesso modo della stessa malattia.
Durante il dottorato ho capito che una comprensione dell’essere umano finalizzata alla salute e al benessere non può prendere in considerazione solo la mente, la cognizione, la patologia in quanto tale, ma deve andare oltre, avere una visione più ampia e sicuramente poco convenzionale, una visione che tenga in considerazione le emozioni, il vissuto storico, la situazione familiare e sociale. La mia tutor, una neurologa calabrese pioniera e all’avanguardia, mi illuminò un giorno dicendo che, quando visitava per la prima volta un paziente, gli/le chiedeva (accanto alle domande di routine sui sintomi, gli esordi e gli sviluppi di una patologia) di narrare la propria storia, cosa sognava, cosa faceva, come stava, cosa vedeva dalla finestra prima di andare a dormire. Per me si aprì uno scenario meraviglioso in cui un paziente era prima di tutto un’ anima in cammino.
Ma questa è un’altra storia, se ti va di approfondire qui trovi tutto il mio trascorso accademico e gli articoli scientifici che ho pubblicato insieme al team del dipartimento dove ho svolto il dottorato.
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Regolarmente iscritta ad AISCON- Associazione Italo-Svizzera di Counseling e Coaching- codice: M00000251
NOTA BENE: I servizi offerti rientrano nel settore della ricerca personale, della crescita interiore e dell’arricchimento spirituale. NON possono sostituirsi al lavoro di medici, psicologi o psicoterapeuti perché non operano nello stesso ambito.
Ph: Susy Zuppati Photograpy (@_capellidibrace_)
p.iva 04135490136